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Rassegna stampa



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Servizio di Paolo Raffaelli sul TG3 Umbria del 2 giugno 2011.
Prima presentazione pubblica della torretta remotizzata per Browning M2 su IVECO Lince realizzata presso il Polo di Mantenimento delle Armi Leggere di Terni.
Di seguito alcune immagini tratte dal servizio.

Torretta remotizzata (RCWS) per Browning M2 su IVECO Lince - Polo 
di Mantenimento delle Armi Leggere, Terni

Torretta remotizzata (RCWS) per Browning M2 su IVECO Lince - Polo 
di Mantenimento delle Armi Leggere, Terni

Torretta remotizzata (RCWS) per Browning M2 su IVECO Lince - Polo 
di Mantenimento delle Armi Leggere, Terni


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Inchiesta di Giampaolo Cadalanu su la Repubblica del 13 giugno 2013.

Repubblica 13 giugno 2013

Cliccare QUI o sull'immagine per l'articolo completo a piena risoluzione.


Quelle torrette blindate sul Lince pronte da due anni ma mai arrivate. 
Ignorato un progetto del 2010 da 40mila euro a pezzo. Le Forze Armate italiane avevano un'alternativa: potevano dotare 
in fretta i Lince schierati in terra afgana di torrette a comando remoto prodotte in casa, equivalenti come prestazioni 
a quelle della Oto Melara e allo stesso tempo molto più economiche. Nel 2010 la ex Fabbrica d'armi di Terni, ora Polo 
di mantenimento delle armi leggere, aveva indetto un concorso per un sistema di comando remoto che proteggesse i 
mitraglieri. La gara era stata vinta dallo studio dell'ingegner Fabio Roncella, che con l'azienda Telemetrik aveva 
curato la progettazione e le parti elettroniche, mentre la parte meccanica era stata realizzata dalle stesse officine 
militari del Polo. In sei mesi la torretta era già brevettata e pronta all'omologazione, a costi ridotti: attorno ai 
40 mila euro a esemplare, a seconda delle dotazioni. La Hit Role di Finmeccanica costa circa 250 mila euro, cioè quanto 
l'intero blindato Vtlm.

Leggi QUI l'articolo completo.


3


Articolo sulla rivista online Analisi Difesa del 13 giugno 2013.

IL DIBATTITO SULLE TORRETTE PER I LINCE IN AFGHANISTAN di Gianandrea Gaiani 
13 giugno 2013. La morte del capitano La Rosa a causa di una bomba a mano lanciato dentro la botola di un veicolo Lince ha 
riproposto il tema della vulnerabilità della postazione del mitragliere, la cosiddetta “ralla”. Sulla scelta della torretta 
idonea alle necessità un’inchiesta di Repubblica firmata Giampaolo Cadalanu ha rivelato che la Fabbrica d’armi di Terni 
(ribattezzato Polo di mantenimento delle armi leggere) aveva indetto nel 2010 una gara per acquisire una torretta a controllo 
remoto vinta, per la componente elettronica, dal progetto dell’ingegner Paolo Roncella della società Telemetrik mentre la 
componente meccanica è stata realizzata dallo stabilimento dell’Esercito di Terni. Si tratta di un prodotto meno sofisticato 
ma molto più economico della Hitrole: 40 mila euro contro 250 mila. In pratica con i 20 milioni di euro spesi nel contratto 
con Oto Melara per dotare di Hitrole 81 veicoli si sarebbero potuti equipaggiare 500 Lince, cioè la metà dei mezzi in servizio 
nell’Esercito e il doppio di quelli impegnati oggi oltremare. Secondo il quotidiano nonostante i test avessero dimostrato 
l’affidabilità del prodotto, elogiato in diverse occasioni, la torretta non è mai stata ordinata. Una fonte militare riferisce 
ad Analisi Difesa che il progetto della Telemetrik ha in realtà molte limitazioni. “E’ priva di sistemi di girostabilizzazione 
che ne consentono l’impiego con la necessaria precisione durante il movimento del veicolo sul quale è installata essenziali per 
ingaggiare bersagli con precisione, evitare danni collaterali. Il sistema risulta inoltre intrusivo riducendo lo spazio a 
disposizione dell’equipaggio all’interno del veicolo e quindi la capacità di operare e di reagire da bordo del personale, 
inibendo inoltre la possibilità di accedere al tetto del veicolo dalla botola.

Leggi QUI l'articolo completo.

Premesso che Telemetrik è molto onorata di vedere una sua realizzazione messa a confronto con quella di un gigante del settore, chi fosse interessato può leggere QUI una doverosa replica alle osservazioni, peraltro bene accette, riportate nell'articolo in riferimento alla nostra torretta.


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Articolo sul giornale online l'Intraprendente.

Matteo Sacchi - Quella torretta che poteva salvare il capitano La Rosa. E sulla 
questione è caduta come una tegola un’inchiesta di Repubblica che ha rivelato che la Fabbrica d’armi di Terni aveva indetto nel 
2010 una gara per acquisire una torretta a controllo remoto vinta, per la componente elettronica, da un progetto della Telemetrik. 
Si trattava di un prodotto meno sofisticato ma molto più economico: 40 mila euro contro 250 mila. In pratica con i 20 milioni di 
euro spesi nel contratto con Oto Melara per dotare 81 veicoli si sarebbero potuti equipaggiare 500 Lince, cioè la metà 
dei mezzi in servizio nell’Esercito. La torretta non è mai stata ordinata. Si sarebbe fatto anche più in fretta? Dalla 
difesa spiegano che il prodotto Telemetrik – Terni avrebbe avuto molti più limiti come non consentire un tiro molto preciso in 
movimento (che non è consentito nemmeno dal tiratore umano) e minori capacità operative ognitempo. Non è facile 
dibattere il tema così nel dettaglio. Troppe le variabili operative. Certo però che date tre opzioni: una torretta 
perfetta, una torretta accettabile, e nessuna torretta perché la torretta perfetta non arriva mai ognuno di noi saprebbe fare 
una graduatoria. Ora speriamo che arrivino in fretta le torrette perfette. Ma per il capitano La Rosa sarà comunque sempre 
in ritardo.

Leggi QUI l'articolo completo.

L'autore coglie con perspicacia un fatto significativo: la torretta Telemetrik remotizza i comandi del mitragliere, permettendogli di rimanere al sicuro all'interno del veicolo blindato, mantenendo sostanzialmente invariate le difficoltà di utilizzo dell'arma quando il veicolo è in movimento.


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Interrogazione parlamentare di un deputato SEL del 13 giugno 2013.

Donatella DURANTI (SEL) [...] reputa insufficiente il numero dei veicoli impiegati in 
Afghanistan sui quali è stata montata tale protezione, evidenziando come – per la tutela dell’incolumità dei nostri 
militari – questa dovrebbe essere estesa a tutti i veicoli. Infine, segnala, con preoccupazione, la vicenda riportata sugli organi 
di stampa riguardo un appalto per la realizzazione di torrette remotizzate con costi notevolmente più elevati [bassi] di 
quelle attualmente in uso. Ribadisce, infine, l’esigenza che tutti i Lince siano dotati delle torrette remotizzate per scongiurare 
ulteriori vittime.

Leggi QUI il testo completo sia della interrogazione che della risposta del Sottosegretario di Stato per la Difesa.

Nel testo c'è un evidente refuso, relativamente all'appalto (ndr: quello che si è aggiudicata Telemetrik a Terni) per la realizzazione di torrette remotizzate con costi notevolmente più elevati (dovrebbe essere più bassi) di quelle attualmente in uso.

Nella risposta si legge, tra le altre cose, che [...] la ratio di natura operativa per la quale [...] solo una percentuale di mezzi fosse dotata di torrette [...] era quella di consentire una più elevata discriminazione degli obiettivi a lunga distanza. Gli altri veicoli (due su tre) dovevano restare con le ralle operate dal personale al fine di avere una corretta percezione della situazione esterna ed una migliore capacità di reagire in termini di intero dispositivo [...]. Non viene invece riferito nulla riguardo l'appalto che ha portato alla realizzazione a Terni della torretta Telemetrik.


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Interrogazione parlamentare di 18 senatori M5S del 2 luglio 2013; la risposta è stata data il 24 luglio.

per non esporre il mitragliere al fuoco nemico e al rischio di rovesciamento del veicolo, 
e ad impedire il lancio di ordigni all'interno del mezzo, sarebbe sufficiente adottare torrette dotate di mitragliatrice e gestibili 
dall'interno del mezzo con un joystick; [...] Nel 2010 la ex Fabbrica d'armi di Terni, di proprietà delle forze armate ribattezzata 
Polo di Mantenimento delle Armi Leggere, aveva indotto un concorso per un sistema di comando remoto che proteggesse i mitraglieri; la 
gara era stata vinta dallo studio dell'ingegnere Fabio Roncella che, con l'azienda Telemetrik, aveva curato la progettazione e le parti 
elettroniche, mentre la parte meccanica era stata realizzata dalle stesse officine militari del Polo; il sistema, essendo perfettamente 
funzionante, sarebbe potuto andare in produzione con tempi molto rapidi e avrebbe permesso, ad oggi, di avere nuove torrette su tutti i 
Lince schierati in Afghanistan; [...] dopo 6 mesi la torretta era già brevettata e pronta all'omologazione a costi ridotti: [...] 
si chiede di sapere [...] i motivi per cui sarebbe stata accantonata la realizzazione del progetto messo a punto dall'azienda Telemetrik, 
a favore del più costoso progetto della controllata di Finmeccanica. [...] gli altri veicoli (due su tre) dovrebbero restare con le 
ralle operate dal personale [...] il citato sistema [...] diverge dal requisito militare [...] è intrusivo rispetto al mezzo, non 
è giro stabilizzato e non consente lo sparo dell'arma con il mezzo in movimento su bersaglio in movimento.

Leggi QUI il testo completo della interrogazione; QUI si può invece consultare la risposta del Sottosegretario di Stato per la Difesa.

Relativamente alle presunte limitazioni della torretta Telemetrik, si tratta delle stesse osservazioni riportate nell'articolo di Analisi Difesa, da noi commentate QUI.


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Articolo online de il Quotidiano.

BLINDATI LINCE SPROVVISTI DI TORRETTE TELECOMANDATE, DENUNCIA DEL M5S. Il parlamentare 
pentastellato Lorenzo Battista si chiede Perché il Ministero della Difesa spende sei volte tanto per delle torrette che – tra 
l’altro – non sono ancora arrivate? Per salvare le vite dei militari impegnati nelle missioni di pace non c’era bisogno di aspettare 
quelle prodotte dall’azienda del gruppo Finmeccanica. Le Forze armate avevano un’alternativa molto valida: potevano dotare in fretta 
i Lince di torrette a comando remoto prodotte in casa, equivalenti come prestazioni a quelle della Oto Melara e allo stesso tempo 
molto più economiche, 40 mila euro per unità. Nel 2010 la ex Fabbrica d’armi di Terni, di proprietà delle Forze 
armate, aveva indetto infatti un concorso per un sistema di comando remoto che proteggesse i mitraglieri italiani. La gara era stata 
vinta dallo studio dell’Ingegnere Fabio Roncella, che con l’azienda Telemetrik aveva curato la progettazione e le parti elettroniche, 
mentre la parte meccanica era stata realizzata dalle stesse officine militari del Polo. In sei mesi la torretta era già 
brevettata e pronta all’omologazione a costi ridotti. Il sistema era perfettamente funzionante, sarebbe potuto andare in produzione 
con tempi molto rapidi e avrebbe permesso, ad oggi, di avere nuove torrette su tutti i Lince schierati in Afghanistan, ricorda 
Battista, che in Commissione ha depositato una interrogazione a risposta orale, rivolta al Ministro della Difesa Mario Mauro per 
sapere per quale motivo si è deciso di abbandonare la realizzazione del progetto messo a punto dall’azienda Telemetrik, a 
favore del più costoso progetto della controllata di Finmeccanica, con un evidente ritardo sulla messa in sicurezza dei mezzi 
in dotazione dei nostri militari impegnanti nella missione in Afghanistan.

Leggi QUI l'articolo completo.


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Articolo online de il Mondo.

Afghanistan - M5S: Ritardo messa in sicurezza Lince, interrogazione. Perché 
è stato abbandonato il progetto delle efficienti torrette Telemetrik a favore del più costoso Hit Role di Finmeccanica? 
Lo chiedono in una interrogazione al ministro della Difesa Mario Mauro 18 senatori del Movimento 5 stelle, secondo cui c'è 
stato un evidente ritardo sulla messa in sicurezza dei mezzi in dotazione dei nostri militari impegnanti nella missione in 
Afghanistan. Primo firmatario il portavoce triestino Lorenzo Battista. Nel 2010, la gara del concorso indetto per un sistema di 
comando remoto che proteggesse i mitraglieri era stata vinta dallo studio dell'Ingegnere Fabio Roncella che, con l'azienda 
Telemetrik, aveva curato la progettazione e le parti elettroniche, mentre la parte meccanica era stata realizzata dalle stesse 
officine militari del Polo. Il sistema, essendo perfettamente funzionante, sarebbe potuto andare in produzione con tempi molto 
rapidi e avrebbe permesso, ad oggi, di avere nuove torrette su tutti i Lince schierati in Afghanistan. Le forze armate avrebbero 
conseguentemente potuto dotare rapidamente i Lince schierati in terra afgana di torrette a comando remoto - conclude Battista - 
equivalenti come prestazioni a quelle prodotte della Oto Melara e allo stesso tempo molto più economiche.

Leggi QUI l'articolo completo.


9


Altro articolo online de il Mondo.

Fonti militari replicano M5S: Telemetrik non adeguato. Hitrole consente tiro 
selettivo anche con mezzo in movimento. Dopo un'interrogazione di 18 senatori del M5S, che hanno chiesto al ministro della 
Difesa Mario Mauro perché sia stato

Leggi QUI l'articolo completo.

Si tratta della immediata replica di fonti militari, non meglio specificate, all'articolo precedente, nello stesso giorno della sua pubblicazione. I contenuti sono analoghi a quelli della risposta che il Ministro della Difesa darà in Senato venti giorni dopo.

E' possibile leggere QUI le nostre osservazioni.


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Nuovo articolo sulla rivista online Analisi Difesa del 26 settembre 2013.

TORRETTE PER I LINCE: LE VALUTAZIONI DI TELEMETRIK di Redazione
26 settembre 2013

Leggi QUI l'articolo completo.